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AMAROKCHI SIAMO
L’Appennino tosco-emiliano, e precisamente il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è stato la culla di questo progetto.
Il 4 Maggio del 2013, partiti per una traversata del parco, con zaini da 30 kg e una gran voglia di scappare dalla civiltà, in compagnia dei nostri cani,
ci siamo ben presto ritrovati a vivere un’esperienza che ci porteremo dentro per sempre.
Certe emozioni non possono essere spiegate, le sensazioni che si provano in determinate situazioni non puoi provarle leggendo, devi viverle, sentirle sulla pelle.L’idea nasce in quei giorni, passo dopo passo si è rafforzata in noi la consapevolezza che quell’esperienza andava condivisa.
In particolare, da Cinofili, ciò che più ci ha toccato è stato il comportamento dei nostri cani, le loro espressioni, l’incredibile profondità della relazione raggiunta, nel singolo binomio, così come nel gruppo.
Renato Roca – Formatore Nazionale S.Na.Q. – Specializzato in riabilitazione comportamentale
Con questo progetto intendiamo portare un cambiamento nella visione globale del rapporto etero specifico tra uomo e cane, promuovendo delle attività che escludano, in maniera assoluta, le reciproche aspettative legate alla performance, che inevitabilmente si instaurano, in qualunque lavoro effettuato in ambito cinofilo, dai percorsi educativi fino agli sport cinofili.
Portare qualcosa di nuovo in cinofilia non è cosa semplice, tutto è già stato fatto e con un milione di sfumature diverse.
Il nostro intento non è trovare l’idea innovativa che possa differenziarci dagli altri, ma far si che, chi usufruirà di questo progetto, possa vedere il cane e il rapporto che ci lega a lui, in maniera differente.
Solo partecipando a questo progetto si potrà cogliere a pieno il senso del nostro pensiero e la nostra idea di relazione.
Sviluppo della relazione uomo/cane inserita in una dimensione esperienziale cognitiva, emozionale e sensoriale.
Il processo di apprendimento si realizza attraverso l’azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui il soggetto si trova a mettere in campo le proprie risorse e competenze.
Approfondimento della conoscenza sulle dinamiche sociali. Ogni gruppo sociale ha degli scopi e attraverso l’assegnazione dei rispettivi ruoli i membri del gruppo diventano interdipendenti e interagiscono influenzandosi a vicenda. I gruppi sociali vengono tenuti insieme dalla cosiddetta coesione, ossia dall’intensità della relazione tra i membri del gruppo stesso.
Studio delle dinamiche motivazionali. Analisi delle modificazioni comportamentali che si evidenziano inserendo un soggetto in un determinato ambiente/contesto, differente da quello abituale ma con forti richiami ancestrali.
Educazione ambientale. Utilizzare le conoscenze e le capacità acquisite nel contesto di situazioni vive e reali per favorire un corretto approccio alla montagna con particolare riferimento alla conoscenza, alla prevenzione degli infortuni, alla sicurezza ed al rispetto dell’ambiente. Diffondere la conoscenza e promuovere la frequentazione delle aree di pregio ambientale (parchi, oasi, riserve etc.).
Educazione motoria. Avviare un programma di iniziative mirate alle attività motorie che abbiamo come campo di sviluppo l’ambiente montano scenario ideale per attività rigeneratrici, ludiche e motorie.
Coinvolgere gli utenti in esperienze di educazione motoria da svolgersi in ambiente montano con la frequentazione di idonei itinerari di montagna, con escursioni, trekking e traversate per assimilare regole di corretta convivenza e interrelazione tra individui ma anche tra uomo e ambiente.